Viviamo vite troppo
di corsa, troppo piene di stimoli, continuamente distratti dal lavoro, dal
telefono, la televisione, i giornali, da quelli che ci vengono a trovare. Siamo
sempre di corsa, sempre di corsa, non ci fermiamo. Chi si prende più degli
spazi vuoti, del tempo per il silenzio? La sera al bambino gli danno da
mangiare, lo mettono un po’ davanti alla televisione e poi a letto, perché
questi vogliono vedere un film, quelli vogliono andare dagli amici.
Sarebbe così semplice
dire «Fermi tutti. Stasera si va a vedere le lucciole!»
Non è così
complicato, non è una congiura, siamo noi a metterci nei guai. Capisco la
congiura del consumismo, che è una macchina che ti fagocita, ma qui non c’è
nessuna congiura. Sei tu, tu che puoi scegliere se andare in pizzeria o se
portare il bambino a vedere le lucciole.
Tiziano Terzani, La
fine è il mio inizio, Longanesi, Milano 2006.