Un monaco zen siede nel silenzio della sua cella,
prende un pennello e con grande concentrazione fa un cerchio che si chiude,
l'ultimo gesto della mano su questa terra.
Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla
fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di
cos'è la vita: «Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto»,
dice.
Così, all'Orsigna, sotto un albero a due passi
dalla gompa, la sua casetta in stile tibetano, in uno stato d'animo
meraviglioso, racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo
alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e
delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del
proprio tempo. Ai giovani in particolare ricorda l'importanza della fantasia,
della curiosità per il diverso e il coraggio di una vita libera, vera, in cui
riconoscersi.
Tiziano Terzani, La
fine è il mio inizio, Longanesi, Milano 2006.