Per orientarsi nell'esistenza occorre avere discernimento. Per ottenere
discernimento, dobbiamo imparare a guardare le cose per quello che sono. Per
vedere le cose per quello che sono occorre smettere di proiettare i nostri
stati mentali sul mondo. Per smettere di proiettare occorre conoscersi. Per
conoscersi occorre diventare amici di se stessi. Per diventare amici di se
stessi sforziamoci di accogliere con dolcezza tutti i nostri pensieri. Per
accettare tutti i nostri pensieri occorre smettere di suddividerli tra buoni e
cattivi. Se vogliamo sinceramente smettere di suddividerli tra buoni e cattivi
si consiglia di praticare la meditazione con costanza e disciplina. Per
meditare occorre distinguere, senza giudicare, tra la piena coscienza dell'istante
e la fuga nei pensieri. A questo livello, il problema di orientarsi nella vita
viene meno. Dimoriamo da sempre nel cuore dell'esistenza.
Pierre Lévy, Il fuoco liberatore, Luca
Sossella Editore, 2000.