Non è tanto il pensiero, ma sono i cinque
sensi che ti danno l'accesso più veloce a quest'apertura verso la tua vera
natura. Ad esempio, se ascolti questo istante per intero, in ogni suo aspetto,
e non solo i suoni che giungono alle orecchie, se senti tutto l'attimo
presente, con tutto te stesso, ti apri ben oltre i confini del tuo piccolo io.
Appare una sensazione particolare nel tuo corpo, e la senti - si estende, si
allarga. Senti la quiete assoluta. Senti gli uccellini. Senti com'è sentire un
suono.
I cinque sensi ti danno accesso immediato,
al di là della realtà virtuale mentale, a qualcosa che non è cercato dalla
mente. È sbalorditivo ciò che accade, quando consenti ai tuoi cinque sensi di
spalancarsi. Ti rendi conto che il novantanove per cento del tuo problema è
dovuto al fatto di relegare, concentrare tutto in una sola direzione, mentre
quando ti apri alla totalità tutto diventa chiarissimo. E se ricominci a
soffrire, è perché i tuoi cinque sensi hanno rinunciato a rivolgersi alla
totalità per concentrarsi su una cosa sola, che causa sofferenza.
Adyashanti, La danza del vuoto