Tra le tante
incertezze, tuttavia, una cosa è certa: se lasceremo morire il gratuito, se
rinunceremo alla forza generatrice dell’inutile, se ascolteremo unicamente
questo mortifero canto delle sirene che ci spinge a rincorrere il guadagno,
saremo solo in grado di produrre una collettività malata e smemorata che,
smarrita, finirà per perdere il senso di se stessa e della vita.
Trasformando gli
uomini in merce e denaro, questo perverso meccanismo economico ha dato vita a
un mostro, senza patria e senza pietà, che finirà per negare anche alle future
generazioni qualsiasi forma di speranza.
Nuccio Ordine,
L’utilità dell’inutile, Bompiani,
Milano 2013, p. 31, 10