Inizia da questa settimana, e per i prossimi lunedì, il resoconto dell'esperienza dell'insegnante Anna Chiara Fontana presso la scuola libertaria di San Cristobal de las Casas nello Chiapas messicano. I suoi appunti o, come dice lei, i pensieri sparsi e vagabondi su San Cristobal, la scuola, la vita, ci aiuteranno ad aprire i nostri orizzonti verso una società più povera della nostra ma sicuramente più solidale e verso un'organizzazione scolastica basata su presupposti che da noi faticano a trovare spazio. Le parole di Anna Chiara sono ricche di suggestioni e fanno vibrare le corde profonde dell'educatore che è in ciascuno di noi.
F.C.
San
Cristobal de las Casas - Chiapas
Dopo un volo di 11
ore (scali esclusi), una notte in hotel e 22 ore di bus sono arrivata, assieme
alle mie nuove colleghe (di ritorno dalla Spagna per le vacanze estive) a San
Cristobal de las Casas, 2.200 m d’altezza, situato in una valle che gli conferisce
un microclima particolare.
Ci ho messo circa dieci
giorni prima di vedere la città perché siamo stati accolti da giorni di piogge
continue, tanto che i negozi sono pieni di stivali di gomma di diversi colori e
modelli e anche per strada vendono le mantelle di plastica per ripararsi dalla
pioggia.
Va bene che siamo
nella stagione delle piogge, ma tutti qua si chiedevano dove fosse finito il
sole e mentre noi ci lamentavamo, un milione di persone sono state colpite
dall’uragano Ingrid, unito a ben due perturbazioni!
Qui per fortuna (o
per esperienza della sfortuna) la gente è molto solidale e si fanno sempre
raccolte di cibo e vestiti per chi ha bisogno. Il mio unico problema era
asciugare i vestiti ma qui in Messico si risolve tutto e quindi in lavanderia,
per 50 centesimi di euro, ti asciugano i vestiti bagnati in mezza giornata!