Quando qualcosa
colpisce il mio animo non avvezzo a essere urtato, quando mi si presenta
qualche situazione spiacevole, come ce ne sono molte nella vita di ognuno, o di
quelle che procedono poco agevolmente, oppure occupazioni di non gran conto mi
richiedono troppo tempo, mi concedo del tempo per me e, come succede anche ai
greggi stanchi, tomo più velocemente verso casa.
Mi piace chiudere la
vita tra le sue pareti: "Che nessuno ci porti via alcun giorno, dato che
non potrà renderci nulla che sia degno di tanta perdita; l'animo stia con se
stesso, si coltivi, non si dedichi a nulla di esterno, a nulla che attenda il
giudizio di altri; si cerchi una tranquillità priva di tormenti pubblici e
privati".
Lucio Anneo
Seneca
(4 a.C. – 65), La tranquillità dell’animo