La più nobile specie
di bellezza non è quella che rapisce improvvisamente, che compie attacchi
irruenti e inebrianti (una tale bellezza suscita facilmente nausea), ma quella che
penetra lentamente, che ci si porta con sé quasi senza accorgercene e che un
giorno ci si ritrova davanti in sogno, ma che alla fine, dopo essere stata a
lungo e con modestia nel nostro cuore, si impadronisce interamente di noi e ci colma
gli occhi di lacrime e il cuore di nostalgia.
Friedrich Nietzsche (1844-1900), Umano troppo umano, I, 149.