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venerdì 12 aprile 2013

OSSERVARE SENZA VALUTARE - Marshall B. Rosenberg


Il filosofo indiano J. Krishnamurti una volta affermò che osservare senza valutare è la forma più elevata di intelligenza umana.
Per la maggior parte di noi, è difficile osservare le persone e i loro comportamenti senza mescolarvi giudizi, critiche o altre forme di analisi.
La Comunicazione Non Violenta richiede di separare l’osservazione dalla valutazione. Non ci obbliga a essere completamente obiettivi e di abolire ogni giudizio. Ci chiede soltanto di separare le nostre osservazioni dalle nostre valutazioni. La Comunicazione Non Violenta è un linguaggio di processo che scoraggia le generalizzazioni. Al contrario, le osservazioni dovrebbero essere circostanziate nel tempo e nel contesto.
Attribuendo etichette alle persone, tendiamo ad assumere nei loro confronti atteggiamenti che contribuiscono a generare i comportamenti stessi che ci preoccupano, il che poi lo vediamo come una ulteriore conferma della nostra diagnosi.
Marshall B. Rosenberg, Le parole sono finestre, p. 48, 50, 107.