Educatore è colui/colei che avendo la parola, prende a cuore la situazione di coloro che
non ce l'hanno e si offre come ponte perché i senza parola, riappropriandosi a
un tempo di sé, della realtà e della parola, possano passare dalla percezione
della vita come processo biologico, alla percezione di essa come processo
biografico, storico e collettivo e come evoluzione e liberazione degli uomini e
della Terra.
E’ colui/colei che fa sgorgare la parola e la vita
dal cuore di coloro che non hanno parola né vita, perché essi stessi creino
vita dentro di sé e intorno a sé.
E' questo il vero e più profondo significato della
cultura: quello di creare vita, perché da questa vita si sprigioni la libertà.
Giuliana Martirani,
Università di Napoli