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venerdì 24 febbraio 2012

LETTERA D'AMORE - John Lennon e Yoko Ono


Negli ultimi dieci anni ci siamo accorti che ogni cosa che desideravamo si avverava a tempo debito, buona o cattiva, in un modo o nell'altro. Abbiamo continuato a dirci che uno di questi giorni avremmo dovuto organizzarci e desiderare solo cose buone. Poi è arrivato il nostro bambino! Eravamo felicissimi e allo stesso tempo ci sentivamo molto responsabili. Ora i nostri desideri avrebbero influenzato anche lui. Abbiamo sentito che era ora di finirla con le discussioni e metterci a rivedere i nostri meccanismi di desiderio: la Pulizia Primaverile delle nostre menti! E stato un lavoro grosso.
Ci capitava di trovare nei vecchi armadi della nostra mente cose che non sapevamo di possedere ancora, cose che avremmo sperato di non trovare più. Facendo le pulizie, abbiamo cominciato anche a notare molte cose che non andavano nella nostra casa: c'era una mensola che non avrebbe mai dovuto neanche stare là dove stava, un quadro che cominciava a non piacerci più, e c'erano due stanze tetre che sono diventate luminose e ariose quando abbiamo buttato giù il muro che le divideva. Abbiamo cominciato ad amare le piante: e pensare che all'inizio eravamo convinti che le piante ci rubassero l'aria! Abbiamo iniziato ad apprezzare il ritmo frenetico della città che di solito ci disturbava. Commettevamo molti errori e ancora ne facciamo. In passato abbiamo speso un mucchio di energia per cercare di ottenere qualcosa che pensavamo di volere, ci chiedevamo perché non riuscivamo a ottenerlo, per poi scoprire che uno dei due o tutt'e due non lo volevano veramente. Un giorno abbiamo ricevuto un'improvvisa pioggia di cioccolato da persone di tutto il mondo. "Ehi, che è ‘sta roba? Noi non mangiamo mica roba dolce! Chi è stato a desiderarla?" Ci siamo messi a ridere. Abbiamo scoperto che quando tutt'e due desideravamo una cosa all'unisono, succedeva più in fretta. Come dice la Bibbia, «là dove ci sono due riuniti nel mio nome». E vero. Due sono tanti. Un potentissimo seme di pulizia.
Quando qualcuno è arrabbiato con noi, gli disegniamo nella nostra mente un'aureola attorno alla testa. E lui smette di essere arrabbiato con noi? Be', non si sa. Sappiamo però che da quando gli disegniamo attorno l'aureola, improvvisamente per noi inizia ad assomigliare a un angelo. Questo ci aiuta a sentire affetto verso le persone, a ricordarci che ognuno ha una sua bontà dentro, e che tutte le persone che vengono da noi sono angeli travestiti che ci portano doni e messaggi dall'Universo. La magia è logica. Provateci qualche volta.
Abbiamo ancora molta strada da fare. Sembra che più facciamo pulizia, più velocemente funzioni il processo di desiderare e ricevere. La casa adesso è diventata molto comoda. Sean è bellissimo. Le piante crescono. I gatti fanno le fusa. La città risplende, che ci sia il sole, la pioggia o la neve. Viviamo in un universo bellissimo. Siamo riconoscenti ogni giorno per la pienezza delle nostre vite. Non è un eufemismo. Sappiamo che la città, il paese, la terra stanno affrontando tempi molto duri e che si respira terrore. Però il sole splende ancora, noi siamo ancora insieme e fra di noi c'è amore, e anche nella nostra città, nel paese, sulla terra. Se due persone come noi stanno facendo delle loro vite quello che ne stiamo facendo noi, ogni miracolo è possibile! E vero, in questo momento ci farebbe comodo qualche grosso miracolo. Il punto è riconoscerli quando ti succedono ed esserne riconoscenti. Prima si manifestano in una forma ridotta, nella quotidianità, poi vengono a fiumi, a oceani.
Andrà tutto bene! Il futuro della terra è nelle mani di tutti noi.
Alzate gli occhi ancora e guardatevi attorno e vedrete che state camminando nel cielo, che arriva fino a terra. Facciamo tutti parte del cielo, più che della terra.
Ricordatevi che vi vogliamo bene.

John Lennon e Yoko Ono
Lettera pubblicata sul New York Times il 27 maggio 1979