Una rigida disciplina è, per un adulto, il modo migliore per ottenere la tranquillità e la pace. Chiunque può essere un sergente di ferro. Quale possa essere il metodo alternativo ideale per assicurarsi la quiete non lo so. Il modo in cui a Summerhill si risolve la questione non permette di certo agli adulti una vita tranquilla. Ma non lascia nemmeno ai bambini la possibilità di una vita sfrenata. Credo che il criterio definitivo di giudizio debba essere la felicità. Seguendo questo criterio, Summerhill ha raggiunto un eccellente compromesso nel suo autogoverno.
Summerhill è una scuola autogovernata in forma democratica. Ogni fatto collegato alla vita sociale o di gruppo, comprese le punizioni per le offese sociali, viene deciso mediante il voto all’Assemblea Generale del sabato sera. Ogni membro del corpo insegnante e ogni allievo, senza distinzione d’età, dispongono di un voto. Il mio voto ha lo stesso peso di quello di un bambino di sei anni.
All’inizio di ogni trimestre viene eletto un presidente che dura in carica per una sola seduta. Alla fine della seduta egli nomina il suo successore e la procedura si ripete per tutto il trimestre. Chiunque abbia un’accusa, una lamentela, un suggerimento o una nuova legge da proporre, li può esporre all’Assemblea. Il corpo insegnante partecipa, come è logico, alle discussioni e così faccio io.
La funzione di autogoverno di Summerhill non è solo quella di promulgare le leggi ma anche di discutere i lineamenti sociali della comunità. All’inizio di ogni trimestre si vota l’ora in cui si deve andare a letto. Si va a letto a seconda dell’età. Poi si decidono i problemi di comportamento generale, si eleggono le commissioni sportive, le commissioni per il ballo di fine trimestre, una commissione per il teatro, i sorveglianti notturni e i sorveglianti esterni che hanno il compito di riferire i casi di cattivo comportamento in paese.
Alle Assemblee Generali si evitano le discussioni accademiche. I bambini sono eminentemente pratici e le teorie li annoiano. Amano la concretezza e non le astrazioni. Scrivo dei bambini, non come gli adulti pensano che siano, ma come sono in realtà. Il loro senso della comunità, il senso di responsabilità sociale, non si sviluppano fino ai diciotto anni o più. I loro interessi sono immediati e, per loro, il futuro non esiste.
Non si darà mai troppa importanza ai benefici, sotto il profilo educativo, dello spirito sociale messo in pratica. A Summerhill gli allievi lotterebbero a morte per il diritto di governarsi da soli. A mio parere, vale più dal punto di vista educativo una sola Assemblea, che un’intera settimana di lezioni su argomenti scolastici.
Alexander S. Neill, I ragazzi felici di Summerhill, p. 68-79