Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

giovedì 23 giugno 2016

RIVALUTARE L’ATTIVITA’ – Marco Orsi


 

In questo ritorno al mondo vitale dell’aula la progettazione è stata sottoposta a critica anche per la sua astrattezza e deduttività.  Soprattutto nel nostro Paese si è imposto il modello per obiettivi, che pur avendo avuto dei pregi, alla lunga ha contribuito a rendere sterile l’attività didattica, a mettere in secondo piano la metodologia.  Troppa importanza è stato assegnato al che cosa bisogna conseguire, agli obiettivi da raggiungere,rispetto al come.  Eppure il come è il luogo della didattica, il luogo per eccellenza della scuola.
I migliori pedagogisti ci hanno detto che l’enfasi sulla prestazione, l’accento esasperato sull’obiettivo e sul risultato viene pagato con lo stress di alunno e docente e con lo svuotamento di senso di ciò che si sta facendo, con l’isterilimento di quell’attività che svolgiamo qui ed ora, nel presente.
Non si propone con il progetto Senza Zaino il vecchio attivismo, ma certamente una rinnovata importanza dell’attività:  non va dimenticato, infatti, che è quello che si fa a scuola che coinvolge i ragazzi e i bambini, meno la pressione degli obiettivi e dei risultati. Paradossalmente si hanno risultati migliori se non si incorre nel pericolo di essere ossessionati dai risultati medesimi:  è un legge psicologica non nuova, ma che non sembra essere di casa nelle nostre scuole.
Marco Orsi, A scuola senza zaino, Erickson, Trento 2006


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