Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

venerdì 3 giugno 2016

IL PONTE DI LUCIANO 5/5 – Mario Lancisi


L’Ape fece due viaggi. Portò su due longarine di ferro lunghe 6 metri, su una era già saldato il parapetto, poi tabelloni, cemento e rena. Con la treggia fu portato tutto fino al fosso. Ci vollero 4 viaggi. La sera dopo, la passerella, come dicevano loro, era già finita. Lunga, stretta, sicura. Luciano era raggiante. Per la prima volta aveva una cosa tutta sua: allora se la dedicò, scrivendo con il dito sul cemento fresco «a me».
Il ponte è stato recuperato nell’agosto 2007 con un campo di lavoro e studio di due gruppi scout di Arezzo e Salsomaggiore. Hanno lavorato tre giorni per liberarlo dai rovi, vitalbe e boscaglia che lo avevano seppellito durante gli anni. Ora è tornato a parlare e raccontare del pastorello che tutti i giorni lo attraversava per andare a scuola. L’ultima sera, gli scout lo vollero vegliare: accesero le lanterne e con i canti ruppero il silenzio che da anni dominava quel fosso isolato e buio. Il gruppo scout di Salsomaggiore quella sera decise di cambiare nome: si chiamerà clan «Il Ponte di Luciano».

Mario Lancisi, dal blog Altratoscana.info
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