Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

sabato 14 marzo 2015

IL MESTIERE DELL’UOMO - René Guénon (1886-1951)

Secondo la concezione tradizionale, sono le qualità essenziali degli esseri a determinare la loro attività; nella concezione profana, invece, queste qualità non contano, e gli individui non sono considerati altro che come «unità» intercambiabili e puramente numeriche. Quest’ultima concezione non può logicamente condurre a nient’altro che all’esercizio di un’attività prettamente «meccanica», nella quale non sussiste più niente di veramente umano, come effettivamente possiamo constatare ai giorni nostri; va da sé che i mestieri «meccanici» dei moderni, che costituiscono l’industria propriamente detta e che altro non sono se non un prodotto della deviazione profana, non possono offrire alcuna possibilità d’ordine iniziatico ed anzi possono rappresentare dei veri impedimenti allo sviluppo di ogni spiritualità; per la verità, del resto, non possono nemmeno essere considerati come autentici mestieri se si vuol conservare a questo termine il suo valore in senso tradizionale.
René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Parigi 1945, ed. it. Milano 1982, p. 61.


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