Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

domenica 15 febbraio 2015

L’UCCELLO DI FUOCO E LA PRINCIPESSA VASSILISSA (1) – Aleksandr Nikolaevic Afanas’ev (1826-1871)


In un certo reame, ai confini della Terra, nell'ultimo degli stati, viveva una volta, uno zar forte e potente. Questo zar aveva un giovane arciere, e il giovane arciere aveva un valente cavallo. Una volta l'arciere se ne andò a caccia nel bosco col suo cavallo; va lungo la strada, la larga strada, ed ecco trovò una piuma d'oro dell'uccello di fuoco; come fiamma splendeva quella piuma! Gli dice il valente cavallo: "Non prendere la piuma d'oro; se la prendi, un guaio ti attende!" E medita il prode giovane: raccoglierla o non raccoglierla? Se la raccoglie e la porta allo zar, certo egli lo ricompenserà generosamente; e a chi non è caro il favore di un re?
L'arciere non diede ascolto al suo cavallo, raccolse la piuma dell'uccello di fuoco, la portò e la presentò in dono allo zar. "Grazie" dice lo zar, "e poiché sei stato capace di trovare una piuma dell'uccello di fuoco, trovami l'uccello stesso; e se non lo trovi, ecco la mia spada: che la tua testa cada!"
L'arciere versò amare lacrime, e andò al suo valente cavallo. "Di che piangi, padrone?" "Lo zar mi ha ordinato di trovargli l'uccello di fuoco." "Te l'avevo detto: non prendere la piuma, che ti metterà nei guai! Be', non aver paura, non affannarti; questa non è ancora una disgrazia, la disgrazia verrà dopo! Va' dallo zar e chiedigli che per domani vengano sparsi per i campi cento sacchi di granone." Lo zar diede ordine di spargere per i prati cento sacchi di granone. (continua…)
Antiche fiabe russe, raccolte da Aleksandr Nikolaevic Afanas’ev, Torino 1953, p. 103.


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