Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

venerdì 19 dicembre 2014

40. LA SECONDA ZAMPA - Francesco Callegari


Stavolta Chichibio l’ha fatta grossa: il padrone lo aveva incaricato di cucinare una gru appena cacciata, ma il cuoco non ha resistito alla tentazione di donarne una coscia alla bella amata.
Una volta a tavola, Chichibio tenta di placare l’ira del padrone giurando e spergiurando che le gru sono dotate di una zampa sola. E glielo prova il mattino dopo, quando in riva al fiume scorgono dodici di questi uccelli, tutti addormentati su un’unica zampa. Il padrone, deciso a svelare l’imbroglio, si avvicina alle gru urlando. Queste, prese da spavento, calano la seconda zampa e prendono il volo. Chichibio, per avere salva la testa, non può che appellarsi alla propria sagacia: apostrofa quindi il suo signore dicendogli che se la sera prima avesse fatto lo stesso, anche la gru nel piatto avrebbe sicuramente esteso la seconda zampa. Di fronte a tale astuta giustificazione, il padrone non può che riderne e perdonare il suo cuoco.
Questa gustosa novella di Boccaccio ci rammenta che le gru sostano spesso su un’unica zampa e solamente per muoversi o prendere il volo fanno entrare in azione la seconda: uno stagno tranquillo vede una distesa di uccelli con una sola zampa.
I sociologi descrivono l’attuale società come estremamente fluida e senza più certezze, una realtà in continuo movimento, connotata dalla necessità di rincorrere gli sviluppi della tecnologia per non essere “tagliati fuori”. Anche nella nostra vita quotidiana, ci troviamo, come tanti processori di computer, ad affrontare più problemi contemporaneamente, a svolgere più funzioni insieme, in un veloce approccio multitasking che tocca necessariamente solo la superficie delle cose e delle relazioni. I continui cambiamenti, indotti dalla necessità di perseguire sempre più la “quantità” rispetto alla “qualità”, rendono continuamente agitate le acque del nostro stagno e non ci consentono di pensare alla nostra seconda zampa.
Il mio augurio è che tutti possiamo ritrovare la consapevolezza della nostra seconda zampa, per proteggere e accudire l’unica forza in grado di darci la spinta per prendere il volo.

Buon Natale.
Francesco Callegari

Natale 2014
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