Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

lunedì 5 novembre 2012

LA CRESCITA NEL RIGORE - Luigi Berlinguer



La grande forza dell’autonomia scolastica sta nell’orientare il corpo docente e dirigente a misurarsi continuativamente con la ricerca didattica e l’innovazione nelle pratiche educative, e non con la pura trasmissione del sapere.
Valutare, verificare il risultato educativo significa non limitarsi al voto, alla promozione o alla bocciatura. Significa affermare la cultura del risultato, e con essa rafforzare la motivazione studentesca, e la disciplina. Il binomio rigore/crescita è un principio universale della società dei liberi e della democrazia partecipativa. Lo studente non è solo chi studia, ma – come diceva la Montessori – chi impara a fare da solo. Questa è l’autonomia.
Le regole di comportamento sono indispensabili. Ma è la partecipazione educativa che le rende più condivise e quindi più accette. La disciplina è innanzitutto responsabilizzazione e corresponsabilizzazione. Ciò non esclude la sanzione, ma la reinserisce in un contesto che le assicura maggiore efficacia, oltre che prevenzione. E la responsabilizzazione diviene effetto di una nuova concezione e pratica gestione della comunità educante, che dà fiducia e sa pretendere.
Luigi Berlinguer, L’autonomia incompiuta, “Dirigere la scuola”, XXI (2012), n. 4-5-6 
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